Sessismo benevolo: riconoscerlo e affrontarlo sul posto di lavoro.

Alice Manzoni
3 min readNov 21, 2023

Il sessismo benevolo, con la sua natura subdola e spesso impercettibile, rappresenta una minaccia invisibile che permea anche i luoghi di lavoro.

Ma che cos’è il sessismo benevolo? Partiamo dalla definizione:

Un tipo di discriminazione di genere in cui si manifestano atteggiamenti e comportamenti positivi o “gentili” verso le donne, ma che in realtà sono basati su stereotipi di genere limitanti. Si manifesta quando si danno per scontati alcuni tratti o comportamenti tipici delle donne o si attribuiscono solo a loro, ignorando la diversità individuale.

Il dilemma impercettibile

Il sessismo benevolo quindi, si manifesta attraverso stereotipi positivi che apparentemente riflettono un’attenzione e un’affabilità nei confronti delle donne ma che in realtà rappresentano il perpetuarsi di bias e pregiudizi. Per esempio, l’idea erronea che considerare le donne amorevoli, fragili e delicate sia un atto gentile può nascondere un impatto profondo sulla loro carriera. Uno studio condotto dal dottor Peter Glick sottolinea come, in molte situazioni, alle donne vengano negate opportunità di crescita e sfide impegnative con la giustificazione che potrebbero risultare troppo stressanti o interferire con i loro impegni personali.

Le conseguenze sullo sviluppo professionale

Il sessismo benevolo, apparentemente positivo ma dannoso, ha quindi un impatto significativo sullo sviluppo professionale delle donne. Mentre il sessismo ostile è raramente tollerato, quello benevolo si insinua attraverso stereotipi che rendono difficile riconoscerlo. Ciò può portare a una mancanza di fiducia nelle proprie capacità e alla percezione distorta delle proprie performance.

Come riconoscere il sessismo benevolo

Il sessismo benevolo può manifestarsi attraverso frasi apparentemente benintenzionate, ma che in realtà contribuiscono a consolidare stereotipi di genere. Ecco alcuni esempi di frasi di sessismo benevolo che se sei una donna scommetto che hai sentito almeno una volta nella tua carriera:

  1. “Sei così gentile e disponibile, sei proprio la ‘mamma’ del team.”
    Utilizzare il termine “mamma” associa la donna a un ruolo tradizionalmente materno, trascurando il suo ruolo professionale effettivo o le sue scelte individuali. “Donna” non è sinonimo di “madre”.
  2. “Saresti perfetta per la gestione delle relazioni con i clienti, sei così empatica e premurosa.”
    Associare automaticamente l’empatia e la premura a un ruolo incentrato sulle relazioni può limitare le opportunità di una donna in ruoli più strategici o tecnici. Non siamo tutte carine e coccolose.
  3. “Hai un aspetto così professionale quando indossi la gonna.”
    Questo tipo di commento collega l’aspetto fisico di una donna alla sua professionalità anziché valutare il suo lavoro e le sue competenze. Se avessi un euro per tutte le volte che me lo hanno detto quando mi presento truccata…
  4. “È davvero impressionante vedere una donna così competente nei ruoli di leadership.”
    Esprimere sorpresa o ammirazione per la competenza di una donna nei ruoli di leadership suggerisce che ciò sia eccezionale rispetto alla norma. Per quanto effettivamente ancora lo sia.

E poi la mia “preferita”:

5. “Volevamo includere una prospettiva femminile in questa discussione, quindi vorremmo sentire il tuo punto di vista.”
Richiedere la prospettiva di una donna solo perché è donna trasmette l’idea che la sua unica contribuzione rilevante sia legata al suo genere. Si chiama “tokenism” e vi assicuro non è bello da subire.

Conclusioni

Il sessismo benevolo può sembrare innocuo, ma le sue conseguenze possono essere profonde e durature. Riconoscerlo, affrontarlo e promuovere azioni concrete sono passi essenziali per creare un ambiente di lavoro equo ed inclusivo. Solo attraverso sforzi collettivi, consapevolezza e educazione continua possiamo sperare di abbattere le barriere che ostacolano la parità di genere nei luoghi di lavoro e in tutti gli spazi che abitiamo.

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Alice Manzoni

Digital HR | Learning Experience Design | Learning Product Management